Pubblicato il 23 Apr 2020 in Eventi, News | 0 commenti
Coltivare la conoscenza dello Yoga attraverso la lettura e lo studio dei testi,
può capitare che la stanchezza mentale eserciti un azione repulsiva sulla nostra routine giornaliera, che è consigliabile mantenere costante e ogni tanto trovare stimoli nuovi, a tal proposito penso che la lettura di un testo di riferimento possa invogliarci a perseverare nella pratica.
La letteratura dello Yoga è molto vasta, impegnativa ed esige una certa predisposizione e anche uno sforzo mentale, ma è appagante ed un ottimo esercizio di concentrazione.
Un testo di riferimento per la cultura dello Yoga è senz’altro La Bhagavad gita, la sacra scrittura per eccellenza, le edizioni che si trovano in commercio sono diverse.
Citando la prefazione dell’ edizione Astrolabio, Ubaldini editori scritta da Paramahansa Yogananda, nella sua introduzione:
“Il messaggio trasmesso da Sri Krishna nella Bhagavad Gita è la risposta perfetta ai problemi dell’epoca moderna, come pure in ogni altra epoca: lo Yoga dell’azione doverosa, del distacco e della meditazione, che ci permettono di realizzare Dio. Lavorare senza la pace interiore che proviene da Dio è un inferno, ma lavorare con l’anima che trabocca di gioia divina significa possedere dentro di noi un paradiso portatile, ovunque andiamo”
Per secoli la Bhagavad Gita è stata considerata una delle massime espressioni dell’universale saggezza spirituale che è patrimonio comune di tutta l’umanità.
é la più amata tra le scritture che l’ India ci ha trasmesso sullo Yoga, la scienza della comunione con Dio e al tempo stesso un sistema di principi eterni a cui uniformare la vita quotidiana per essere felici e avere un successo equilibrato.